Non chiamare un geometra prima di ristrutturare casa: ecco cosa fa davvero un progettista architettonico

Prima di intraprendere una ristrutturazione edilizia, molti proprietari ritengono sufficiente rivolgersi a un geometra, sottovalutando il valore aggiunto che può offrire un vero progettista architettonico. Questa scelta può influire notevolmente non solo sul risultato finale, ma anche sulla funzionalità, la qualità e il valore dell’immobile negli anni a venire. Per comprendere a fondo le differenze di ruolo e le reali competenze, è essenziale approfondire le caratteristiche del lavoro di queste due figure professionali e l’impatto concreto delle loro scelte tecniche ed estetiche.

Cosa fa davvero un progettista architettonico

Il progettista architettonico, cioè l’architetto, rappresenta la figura centrale nella trasformazione di uno spazio abitativo. Grazie a una formazione universitaria di cinque anni e all’iscrizione all’albo professionale, possiede competenze uniche nella progettazione architettonica, nella distribuzione degli spazi e nella valorizzazione estetica e funzionale degli ambienti.Architetto

L’architetto:

  • Analizza le esigenze e le aspettative del cliente, traducendole in soluzioni creative e armoniche
  • Studia la funzionalità, l’ergonomia, la luce naturale e la relazione tra gli elementi architettonici
  • Sviluppa progetti integrati che tengono conto dell’estetica, delle norme urbanistiche e delle esigenze energetiche
  • Gestisce la distribuzione degli spazi con una visione complessiva, assicurando un progetto coerente e innovativo
  • Coordina la realizzazione tramite la Direzione Lavori, controllando ogni fase del cantiere e verificando che ogni elemento sia eseguito secondo qualità e sicurezza

La progettazione architettonica non è dunque un semplice “disegno” di interni, bensì una rielaborazione generale che tiene in considerazione materiali, dettagli costruttivi, integrazione degli impianti, comfort abitativo e valore estetico.

Il ruolo del geometra: competenze tecniche e limiti professionali

Il geometra è un tecnico con una formazione secondaria e iscrizione all’albo professionale. La sua esperienza si concentra su rilievi, pratiche catastali, gestione burocratica e supervisione della cantierizzazione. Si occupa di:

  • Eseguire rilievi topografici e rappresentazioni tecniche degli immobili
  • Redigere pratiche catastali, amministrative e documentazione per le autorizzazioni edilizie
  • Supervisionare i lavori per garantirne la conformità alle norme tecniche
  • Verificare la corretta esecuzione degli interventi dal punto di vista amministrativo e costruttivo

Pur potendo redigere progetti di entità limitata e seguire la realizzazione pratica delle opere, il geometra non sviluppa una vera visione architettonica, mancando di formazione specifica sulla composizione degli spazi e sull’ottimizzazione estetica e funzionale. Nelle ristrutturazioni di grande portata o quando si desideri una significativa valorizzazione dell’immobile, il suo intervento, se non integrato da quello di un architetto, risulta solitamente insufficiente.Geometra

Quando chiamare davvero l’architetto: vantaggi e scenari pratici

Scegliere un vero progettista architettonico significa dotarsi di una guida creativa e tecnica durante ogni fase del progetto di ristrutturazione. L’architetto si distingue per la capacità di immaginare e progettare spazi realmente su misura, con:

  • Soluzioni di design personalizzate e innovative
  • Incremento del valore immobiliare grazie a scelte estetiche e funzionali di livello superiore
  • Capacità di orientare il cliente tra normative, incentivi e pratiche edilizie, evitando errori che potrebbero bloccare o compromettere i lavori
  • Ottimizzazione dei costi, prevenendo spese inutili o lavori non coordinati
  • Supervisione costante e metodica, grazie alla Direzione Lavori.

L’architetto è l’unica figura che possiede le competenze trasversali per garantire un progetto armonico, dalla concezione iniziale al cantiere concluso. Movimenti, proporzioni, scelta di materiali, colori, impianti e ogni minimo dettaglio costruttivo vengono definiti sempre nell’ottica di un risultato di alto valore.

Quando (e perché) il geometra non basta per una ristrutturazione

Affidarsi esclusivamente a un geometra può sembrare sufficiente per lavori di modesta entità o semplici modifiche interne, dove l’aspetto tecnico-amministrativo prevale su quello progettuale e compositivo. Tuttavia, non bisogna sottovalutare i limiti di questa scelta nei seguenti casi:

  • Ristrutturazioni complesse che richiedono modifiche sostanziali degli spazi, interventi strutturali o una radicale trasformazione degli ambienti
  • Necessità di migliorare la qualità estetica e funzionale dell’abitazione
  • Richiesta di una progettazione su misura, all’insegna della personalizzazione e dell’innovazione
  • Utilizzo di bonus fiscali o superbonus che richiedono relazione e certificazioni articolate

In queste situazioni il lavoro del geometra, per quanto necessario nella gestione pratica e burocratica, appare complementare ma non sostitutivo rispetto a quello dell’architetto. Solo il progettista architettonico può assicurare che la casa non sia semplicemente “a norma”, ma diventi davvero uno spazio di benessere e di valore nel tempo.

Inoltre, l’architetto funge da direttore d’orchestra nel coordinare tutti i professionisti coinvolti: imprese, artigiani, tecnici, specialisti degli impianti, offrendo al cliente un interlocutore unico che si assume la responsabilità globale del processo, dalla progettazione all’esecuzione. Questa visione organica si traduce in un evidente vantaggio in termini di coerenza, qualità e sicurezza del risultato finale.

In conclusione, il rischio di ristrutturare senza il supporto di un vero progettista architettonico è quello di perdere una preziosa occasione per valorizzare realmente il proprio immobile: una casa ben progettata, oltre ad aumentare il comfort della vita quotidiana, rappresenta un investimento sicuro e durevole, inequivocabile segno di autentica professionalità.

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