Il sogno di vincere una cifra importante partecipando a un game show televisivo trova nell’emozione di “Affari Tuoi” una delle sue massime espressioni, ma pochi conoscono nei dettagli quanta parte della somma annunciata resterà effettivamente nella disponibilità del vincitore. Il percorso burocratico e fiscale che “mangia” il premio è complesso e incide in modo significativo sulla cifra finale.
La tassazione alla fonte: il primo prelievo immediato
Il primo taglio sul premio vinto ad Affari Tuoi deriva dalla ritenuta fiscale applicata direttamente dalla Rai, che riveste il ruolo di sostituto d’imposta. Questo avviene in virtù delle normative italiane che regolamentano i premi derivanti da spettacoli televisivi e giochi a premi: l’Agenzia delle Entrate impone l’applicazione di una ritenuta secca del 20% sull’importo della vincita.
Per fare un esempio concreto, su un premio nominale pubblicizzato di 300.000 euro vengono subito trattenuti 60.000 euro, lasciando nelle mani del vincitore una quota “netta” di 240.000 euro, già depurata dalla tassazione diretta e quindi non ulteriormente imponibile ai fini IRPEF. Tuttavia, questa è solo una delle decurtazioni che riducono l’importo effettivo incassato.
IVA e commissioni: le altre trattenute obbligatorie
Prima ancora dell’applicazione della tassa del 20%, la vincita annunciata dal programma contiene al suo interno l’IVA (Imposta sul Valore Aggiunto) al 22%. Questo significa che la cifra presentata al concorrente non è interamente “pulita”, ma va depurata di questa imposta.
Nel caso della sospirata somma di 300.000 euro, l’operazione di scorporo dell’IVA porta la cifra a circa 245.900 euro, cioè il valore “reale” che rappresenta la base imponibile su cui vengono effettuati gli ulteriori calcoli.
Dopo la detrazione dell’IVA, scatta una ulteriore decurtazione: poiché la vincita si compone quasi sempre di gettoni d’oro — come imposto dalle norme che vietano premi in denaro contante — il concorrente deve procedere con la conversione dei gettoni in denaro presso la banca convenzionata dalla Rai. Questa prassi obbligatoria comporta una commissione di circa il 5% sul valore dei gettoni. Sulla cifra vista sopra (245.900 euro netti), il 5% equivale a circa 12.300 euro.
Pertanto, prima dell’applicazione della ritenuta fiscale, il premio effettivo si riduce ulteriormente, raggiungendo la soglia di circa 233.600 euro per un premio iniziale di 300.000 euro.
Il calcolo combinato: quanto resta davvero
Il calcolo combinato delle trattenute, somme, commissioni bancarie e tassazione fa sì che il vincitore di Affari Tuoi si trovi a percepire una somma sensibilmente più bassa rispetto a quella immaginata in diretta TV.
Se riassumiamo i prelievi sulle vincite, ecco quali sono i principali passaggi per l’incasso:
- La cifra “nominale” annunciata in TV include già l’IVA al 22%, che va scorporata prima del pagamento.
- La vincita viene corrisposta in gettoni d’oro, secondo il regolamento vigente nei quiz televisivi italiani.
- La conversione dei gettoni d’oro in denaro prevede una commissione bancaria ulteriore, normalmente nell’ordine del 5%.
- Sulla cifra dopo IVA e conversione viene applicata la ritenuta fiscale del 20% prevista dalla normativa italiana sui giochi a premi.
Inoltre, il valore dei gettoni d’oro non coincide sempre con quello “dichiarato” durante la trasmissione, essendo soggetto alle oscillazioni del mercato mondiale dell’oro. In alcuni casi, alle voci di costo sovraesposte si possono aggiungere anche spese accessorie di logistica o trasporto legate ai gettoni stessi.
Un esempio pratico: premio massimo e percentuale reale
Supponendo la vincita massima tipica del programma (300.000 euro), il percorso di decurtazione può essere così sintetizzato:
- 300.000 euro: premio “nominale” annunciato.
- 245.900 euro: cifra dopo lo scorporo dell’IVA al 22%.
- 233.600 euro: cifra al netto della commissione di conversione dei gettoni d’oro (5%).
- 186.880 euro: cifra effettiva dopo la ritenuta fiscale del 20% applicata dalla Rai sulla cifra ottenuta (233.600 – 20% = 186.880 euro circa).
Il taglio reale supera dunque il 37% rispetto alla cifra annunciata in TV. In realtà, secondo altre elaborazioni che considerano le diverse voci di costo accessorie, la percentuale di decurtazione può arrivare anche al 40% o poco più.
Il risultato è che, delle cifre “da sogno” che fanno sognare milioni di spettatori e i fortunati concorrenti, una parte considerevole viene trattenuta, con la potenziale sorpresa di ricevere sul proprio conto corrente poco più della metà della cifra che la trasmissione lascia immaginare.
È bene ricordare che queste regole non sono particolari solo di questo format, ma rappresentano la prassi per ogni vincita in gettoni d’oro nei principali programmi a premi trasmessi sulle TV italiane.
La situazione rispetto ad altre lotterie e curiosità normative
Va sottolineato che le vincite della Lotteria Italia, un altro grande evento mediatico, non subiscono nessuna forma di tassazione alla fonte, a vantaggio del vincitore, al contrario di quanto avviene per i giochi a premi televisivi. Questa disparità deriva dalle differenti normative che regolano giochi e concorsi pubblici rispetto agli spettacoli privati.
Inoltre, il meccanismo dei gettoni d’oro protegge la regolarità dei pagamenti ma espone il concorrente alle oscillazioni del mercato, e talvolta a piccole perdite di valore rispetto alla cifra fissata il giorno della vincita, rendendo talvolta meno conveniente una vincita che, sulla carta, appare milionaria.
L’importanza di affidarsi a consulenti esperti o professionisti fiscali per comprendere i dettagli delle decurtazioni e degli oneri legati alla riscossione del premio può risultare fondamentale, soprattutto per chi si imbatte per la prima volta nelle regole specifiche del settore dei giochi televisivi italiani.
In sintesi, chi vince ad Affari Tuoi deve mettere in conto che oltre un terzo della somma pubblicizzata verrà trattenuto dallo Stato tra IVA, commissioni di conversione e ritenuta fiscale, garantendo quindi che la percentuale effettiva a disposizione sia molto più bassa rispetto alle aspettative create in studio. Ciò non toglie il fascino della vincita, ma obbliga alla massima trasparenza sulle reali condizioni economiche di ogni premio in denaro trasmesso in diretta.